Adesso la gamma è completa!
Dopo il latte UHT e lo yogurt, la Cooperativa Agricola Biancoviso torna sul mercato con un nuovo prodotto 100% piemontese, biologico, sano e buonissimo.
Il latte di capra fresco rappresenta la risposta a una clientela sempre più attenta ed è il giusto compromesso in termini di conservazione (21 giorni) sia per i tempi di produzione settimanale che per la fornitura alla grande distribuzione.
Dopo i circuiti Dimar (punti vendita a insegna Mercatò), IperCoop e i negozi a insegna Presto Fresco, infatti, anche il prestigioso Eataly non ha resistito alla genuinità e bontà del latte biologico Biancoviso, che è l’unico latte fresco di capra presente nei suoi punti vendita.
Genuinità all’interno, ma anche all’esterno: il nuovo packaging è completamente riciclabile con tappo di origine vegetale.
Lo potete trovare nel banco frigo, dove da due anni sono presenti i nostri yogurt bianco oppure ai gusti mirtillo, nocciola, mela e ora anche pera, la seconda novità del 2021.
Non è nuova, invece, la trasparenza di Biancoviso, il cui latte è prodotto esclusivamente nelle aziende agricole dei due soci Giuliano Fino, a Revello, e Angelo Gautero, a Saluzzo.
Avete mai assaggiato uno yogurt dal delicato sapore di latte caprino biologico e impreziosito dalla dolcezza della frutta coltivata nelle campagne saluzzesi?
Un’esperienza di gusto e benessere unica nel suo genere che Giuliano Fino e Angelo Gautero, fondatori della cooperativa agricola “BiancoViso”, sono pronti a offrire grazie alla loro ultima intuizione: lo yogurt al latte di capra.
Il latte di capra 100% piemontese, biologico e Uht presentato a inizio 2017 aveva aperto loro le porte della grande distribuzione e regalato un successo «oltre ogni aspettativa». Forti di questo esordio più che vincente i due soci non hanno perso tempo e dopo poco più di un anno dalla prima “apparizione” sugli scaffali dei supermercati del circuito Dimar (Big Store, Mercatò, Mercatò Local, Cash & Carry) sono pronti a tornare con un prodotto esclusivo.
Esclusivo perché oltre a garantire tutti i benefici tipici del latte di capra (tra cui l’alta digeribilità e la ricchezza di vitamine e grassi insaturi importanti per le funzioni metaboliche) è l’unico “a coagulo intero”: «A differenza di tutti gli altri yogurt di capra che sono cremosi, il nostro raggiunge un’alta densità grazie a un processo in camera calda che permette al latte di coagulare senza pectine o addensanti – spiegano i soci della cooperativa –.
Una peculiarità unica che trova conferma quando si prova a inserire un cucchiaino nel vasetto: rimane dritto!».
Lo yogurt “BiancoViso” sarà disponibile in confezioni da due vasetti (2×125 grammi) rigorosamente in vetro, «indice di freschezza e qualità», e chiusi da un blister che è al contempo sigillo di garanzia e vetrina per tutte le informazioni relative al prodotto. I primi ad apparire sugli scaffali di oltre 90 punti vendita di Piemonte e Liguria saranno lo yogurt bianco, «che è la nostra punta di diamante, perché permette di assaporare la pienezza del sapore del latte caprino» e i gusti fruttati alla nocciola e al mirtillo; poi toccherà al gusto mela e, in autunno, la “chicca” mai vista sul mercato: lo yogurt al latte di capra gusto kiwi.
Così come il latte, che proviene esclusivamente dagli allevamenti dei due soci, anche la frutta utilizzata per gli yogurt, rigorosamente IGP, è coltivata da Fino e Gautero tra Revello e Saluzzo con metodo di agricoltura biologica: una scelta precisa e l’obiettivo (raggiunto) di realizzare una filiera corta e tutta piemontese grazie a una partnership molto ambita sottoscritta dalla cooperativa.
«Abbiamo trovato un accordo con l’azienda “Bruni” di Montaldeo (Alessandria), un nome riconosciuto a livello nazionale nella produzione dello yogurt di capra: da un piccolo allevamento sulle colline del Gavi, il signor Samuele Bruni ha ideato questo mercato che oggi lo rende protagonista nei negozi specializzati di tutta Italia e all’estero – aggiungono Fino e Gautero –.
Siamo onorati di poter contare sui suoi macchinari e sulla sua esperienza per la fase conclusiva del processo di produzione dello yogurt e orgogliosi dell’esclusiva che l’azienda ci ha garantito per la produzione destinata alla grande distribuzione».
La cooperativa “BiancoViso” è dunque pronta a tornare sul mercato con uno yogurt «adatto a tutte le età, ideale per gli sportivi, perfetto per chi è intollerante al latte di mucca»: un mix di genuinità e gusto che rappresenta «l’evoluzione del prodotto latte, ma allo stesso tempo è quanto di più simile a esso». Il prossimo obiettivo è quello di servire tutto il territorio del nord Italia attraverso nuovi accordi con altri colossi della grande distribuzione.
Il prossimo prodotto, invece, è già nei progetti di Fino e Gautero e piacerà soprattutto ai più golosi: avete mai assaggiato una crema spalmabile al cioccolato realizzata con il latte di capra…?
La nuova cooperativa agricola “BiancoViso” di Saluzzo (CN) porta su tutte le tavole un prodotto di nicchia e unico nel suo genere.
Un prodotto di nicchia alla portata di tutti. Un prodotto 100% piemontese, biologico e a lunga conservazione. Un prodotto unico nel suo genere.
Dall’inizio del mese di marzo il latte di capra della nuova Cooperativa Agricola “BiancoViso” è disponibile sugli scaffali della grande distribuzione piemontese e ligure firmata Dimar (Mercatò, Big Store e Maxisconto) e nei negozi specializzati che, in tutta Italia, aderiscono alla catena “Fior di Loto”.
Un’intuizione vincente, un lavoro lungo e condiviso dai titolari di due aziende agricole, Angelo Gautero (Saluzzo) e Giuliano Fino (Revello), che hanno deciso di “unire” i propri allevamenti con l’obiettivo di far conoscere e apprezzare a tutti un prodotto locale di alta qualità.
«Ero uno studente all’ultimo anno delle superiori quando, dopo aver scelto di dedicare la mia tesina alle capre da latte, mi sono rivolto ad Angelo per qualche consiglio: in quel momento è nata la nostra amicizia e il suo apporto è stato fondamentale per me anche quando, nel 2014, ho scelto di cominciare l’allevamento delle capre», spiega Giuliano Fino.
Dal 2015, dunque, entrambi producono latte di capra conferendolo al medesimo caseificio per la trasformazione. E questa stretta collaborazione li porta, in poco tempo, a una riflessione condivisa: «Perché non creiamo una linea di latte a consumo umano? Questo prodotto è “da bere”, perché non lo impacchettiamo e lo vendiamo, unendo le forze per garantire la quantità di latte necessaria per la produzione?».
Un’idea che si è presto trasformata in realtà con la costituzione, resa possibile grazie all’appoggio di Coldiretti Saluzzo, della Cooperativa Agricola “BiancoViso”; un prodotto che è già a disposizione in tetrapak da mezzo litro, confezionato dalla ditta Cerri di Buronzo (Vercelli).
Il latte di capra “BiancoViso” è un prodotto unico perché nasce dalla miscela di due latti provenienti da due razze di capre: la Saanen, allevata da Angelo, e la Camosciata delle Alpi, allevata da Giuliano. I due latti hanno proprietà organolettiche differenti che, unite, danno origine a un prodotto davvero unico.
“BiancoViso” è il primo latte di capra 100% piemontese, perché proviene esclusivamente dagli allevamenti di Saluzzo e Revello, dove le capre vengono allevate in stabulazione libera con ampi paddock esterni; è biologico, le capre vengono, infatti, allevate con una dieta bilanciata di fieni e mangimi certificati e l’intero processo di produzione sfrutta energia da fonti rinnovabili; è Uht, trattamento che garantisce l’assenza di micro-organismi e la conservazione a temperatura ambiente fino a 4 mesi.
Per le sue proprietà, inoltre, il latte di capra è più digeribile rispetto al latte vaccino e ha un minor contenuto di lattosio e caseina, è ricco di minerali ed è fonte di energia buona poiché contiene vitamine e grassi insaturi importanti per le funzioni metaboliche. Vista l’elevata quantità di selenio, inoltre, è ideale come alternativa al latte materno o nella fase successiva all’allattamento.
Il latte di capra “BiancoViso” sarà presto a disposizione anche sul mercato on line e i due titolari pensano già a nuovi progetti per il futuro, tra cui la produzione di bevande alla frutta con il latte di capra, utilizzando mele e mirtilli coltivati nelle rispettive aziende agricole